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Niente lacrime per la signorina Olga

21 Gennaio 2018

Niente lacrime per la signorina Olga di Elda Lanza – 2012 Salani

Tra la quantità di libri presenti sugli scaffali della Libreria, ho scelto questo libro perché sono stata catturata dalla copertina, intrigante. Ispira anche Voi? Non conoscevo l’autrice che si è rivelata una piacevole sorpresa.

Il filo conduttore, nei libri di Elda Lanza, è un personaggio carismatico, umano e affascinante: il commissario Max Gilardi. L’autrice ha talento in una scrittura facile da leggere e comprendere, veloce, chiara che sa ben descrivere sia le situazioni che i sentimenti dei personaggi con dovizie di particolari interessanti trasportando letteralmente il lettore tra le pagine del libro, fino a sentirne i profumi e a vederne i colori. L’ambientazione della storia riporta a frangenti come fossero già vissuti anche dal lettore, indipendentemente dal nome del paese o della città o al periodo di riferimento. Il libro racconta di personaggi curiosi, sentimenti e fatti che si intrecciano attorno alla morte della “signorina Olga”.

“… non aveva mai avuto, neppure da bambino, un albero di Natale, a casa sua usava il Presepe. Gli sembrò che quel panorama unisse i due simboli in un unico affresco: e si sentì commosso per una tenerezza che aveva dimenticato”

Se Vi interessa l’autrice, iniziate a conoscerla leggendo questo libro, in quanto la vita del commissario Gilardi sarà poi condizionata da importanti avvenimenti qui descritti.

Altri titoli: sono tanti i libri pubblicati dall’autrice, personalmente ho letto con curiosità Il venditore di cappelliIl matto affogatoUno stupido erroreImparerò il tuo nome, gli altri… li devo ancora leggere ma provvederò a breve.

Note sull’autrice: Elda Lanza oggi ha 92 anni, cuoca provetta, scrive romanzi gialli. La sua carriera è iniziata come presentatrice, è stata la prima presentatrice della TV italiana. Docente di storia del costume. Nel 2013 nominata dal Presidente Napolitano Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

La natura usa poco il giallo,
più raramente degli altri colori,
lo risparmia con cura
per riversarlo tutto nel tramonto.
E’ prodiga d’azzurro e di scarlatto:
come una donna, si permette il giallo
solo in maniera limitata e scelta
come le parole di un amante.
Emily Dickinson

Eleonora Masini

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