La donna degli alberi

La donna degli alberi di Lorenzo Marone – 2020 Feltrinelli

E’ stato il graditissimo regalo di un amico. Non conoscevo l’autore né il racconto, mi è piaciuto da subito il titolo, incuriosita, ho iniziato a leggerlo senza  sapere nulla della storia e  immediatamente mi ha legata, stregata, letto tutto d’un fiato.

Narra di una donna sola, in fuga che non vuole rimanere in città senza l’amore, senza affetti, quindi sale sul Monte, nella baita di quando era bambina. La vita in montagna, soprattutto d’inverno col gelo, la neve, non è facile, ma piano piano, fra sofferenze fisiche e grandi emozioni,  dolore,  al contatto con la natura, agli incontri  straordinari con la Volpe che fiduciosa accetta il cibo, il Gufo che raccoglie le sue confidenze notturne e pochi ma importanti rapporti con gli umani quali la Guaritrice, lo Straniero, la Rossa, arriva a comprende sé stessa e ad accogliere la vita. La legge del Monte e il miracolo della vita.

Ma la cosa che rende la lettura scorrevole, impaziente e illuminante, è la scrittura di Lorenzo Marone. Usa le parole che colpiscono la mente e poi il cuore, e viceversa.

Acquisterò al più presto gli altri libri pubblicati dall’Autore, nel frattempo, mi sa che rileggerò La donna degli alberi, perché rimanga la magia della parola, della poesia, dell’emozione, del ricordo che brucia ma che ancora è possibile ricordare.

Dal libro.

“Per la prima volta ho pensato di ritornare sui miei passi, abbandonare il campo e scendere a valle, incapace di far fronte alla bestialità della montagna. Ma ci sono cose che si imparano nella tempesta, e la disperazione alla fine mi ha permesso di resistere, senza saperlo mi ha reso libera, come chi si disinteressa dell’esistenza, mi ha obbligata al riposo, ha tolto alla silenziosa rabbia che mi muoveva vie di fuga e mi ha spinto al riparo, in un cantuccio a leggere e a prendermi il caldo del fuoco. Mi ha consegnato alla fede più facile, l’accettazione, che non richiede preghiera”.

Masini Eleonora