Le stanze dello Scirocco di Cristina Cassar Scalia – 2014 Sperling & Kupfer
Mi piace il titolo, mi piace l’ambientazione in Sicilia, la cultura, le case, il mare gli scogli, i piatti che ingolosiscono e hanno nomi unici, arancina, ’a Fera ‘o Luni,il mercato cittadino, personaggi e le parole che, anche se talora incomprensibili, sono musica.
Il personaggio principale è Vicki, Vittoria cresciuta a Roma, che per necessità si trasferisce con il padre e la madre a Palermo. Scoprirà così di avere un’anima sicula, nonostante la cultura del paese talora diventi insopportabile per il suo animo vivace libero e giovane. Ma l’amore…può tutto! E poi, le stanze dello scirocco…”questa fontana, allora, era funzionante, e quando c’era quel caldo tutto era permesso, anche inzupparsi i vestiti. Maruzza, la governante, bagnava le tende e le appendeva davanti a quelle aperture lì in alto e l’aria soffiava più fresca. Devono esserci ancora, quelle tende, da qualche parte. Erano bellissime, fatte a tombola da mia nonna”. Zia Rosetta, con il suo drammatico segreto, scoperto da Vicki, che unirà le due donne, coraggiose e sensibili, contro le convenzioni per aprire gli occhi a chi non vuol vedere. Quattrocentocinquanta pagine che scorrono leggere, che incuriosiscono. Ve lo consiglio.
Un commento
Sabbia nera – Tra gli scaffali, un libro