Il giardino dalle mille voci di Ewald Arenz. traduzione Giusi Valent Hansen – 2021 Garzanti Un caro amico che mi conosce bene, ogni tanto mi sorprende regalandomi libri che poi restano tra i preziosi. Uno di loro è questo che Vi racconto. A tratti doloroso, racconta di Sally che scappa da una famiglia dalla quale non si sente ascoltata, compresa, che non la sa aiutare. Il destino le farà incontrare Liss, che senza chiedere nulla ospita Sally nella sua fattoria, la notte per dormire. Da qui inizia un percorso di vita insieme che servirà a tutte e due per scavare, affondare lame taglienti in ferite visibili e invisibili, lenire, ricucire, e finalmente scoprire che insieme è possibile ricominciare con un legame forte ed unico. È un libro di sofferenza ma anche di speranza, di rinascita, raccontato con delicatezza e sensibilità. Che porta ad apprezzare le piccole, quotidiane situazioni della vita che molte volte, forse troppe, diamo per scontate. “Le bottiglie sui ripiani mandavano riflessi verdi. Quando tolse il coperchio, l’odore morbido e delicato del legno delle botti salì per un attimo nell’aria umida, ma appena si spostò, sparì. Liss si raddrizzò e fece un respiro profondo. C’erano giorni in cui…

Tre di Valérie Perrin, traduzione Alberto Bracci Testasecca – Edizioni E/O Certamente, non poteva mancare tra gli scaffali della nostra libreria il terzo libro di Valérie Perrin, autrice scoperta casualmente, ancora prima che diventasse famosa,  con il libro “Cambiare l’acqua ai fiori”, che rimane comunque il mio preferito fra i tre pubblicati. E Voi, che ne pensate, quale fra i tre rimane  tra i preferiti? Mi piacerebbe sapere di Voi, care lettrici e cari lettori. L’autrice ha conservato la stessa modalità nel raccontare come nei libri precedenti: scrive del presente, qui adesso e poi le vicissitudini prendono forma, cambiano, stupiscono, alternando il racconto che si sviluppa da quando Nina, Adrien ed Ètienne ancora giovani, si conoscono e diventeranno inseparabili nella loro speciale amicizia, sempre insieme, innamorati, amici, fino all’età adulta, fino alla scomparsa di persone care e al ritrovarsi di altre. L’Autrice sa coinvolgere il lettore  con momenti di suspense, una vicenda struggente e implacabile tra il tempo che trascorre inesorabile e separa. La lettura è scorrevole, coinvolgente, con i tratti poetici consueti. Mi piace molto la sua scrittura e trovo interessante la descrizione delle persone, delle emozioni, dei sentimenti, delle figure che sa creare. “L’adolescenza odora del primo tiro…

La meraviglia di un gesto gentile di Jane Riley, traduzione Elisabetta Valdré – 2021 Garzanti “La gentilezza può illuminarti la vita. Lasciala entrare e non averne paura.” Conquistata dal titolo, ho comprato il libro senza leggere nulla della presentazione. Durante la lettura sono stata sorpresa, mi aspettavo un altro tipo di racconto, ma piacevolmente sorpresa! Oliver, giovane impresario di pompe funebri della Clock & Son Funeral Home, di tradizione famigliare, racconta della propria vita così prevedibile e noiosa e perfetta, come ad esempio, sentirsi obbligato di disporre in ordine alfabetico il contenuto della dispensa, oppure esprimersi con le parole del “ Formulario sistematico per l’impresa funebre”… che vorrebbe a tutti i costi essere diverso. Così per aiutare sé stesso ad uscire dalle  vecchie abitudini, scrive su un taccuino giallo le cose che deve imporsi di fare, tipo “devo smettere di comprare tante cravatte con le galassie; devo smettere di fingere di avere una vita sociale intensa; devo trovare l’amore; devo farmi valere; devo smettere di guardare le telepromozioni…”.  Racconta di esperienze, pensieri, atteggiamenti comuni, con garbo, che fanno sorridere e ridere. Ironico, buffo, tratta un argomento così delicato e personale come la morte con leggerezza, fantasia e con rispetto. Potrai…