I leoni di Sicilia. La saga dei Florio di Stefania Auci – 2019 Editore Nord Se Vi piacciono i libri con tante pagine– a me sì tanto – e le saghe familiari, allora questo è il libro che fa per Voi. La storia è ambientata dal 1799 con la partenza per Palermo, da Bagnara Calabra, dei fratelli Paolo e Ignazio Florio. Interessante la loro storia, la passione per la bottega di spezie, la passione per l’amore e la volontà e la fermezza di riuscire nonostante il difficile periodo storico in cui vivono, le invidie, le rivalse. Le vicissitudini familiari si intrecciano magistralmente con la storia d’Italia dai moti del 1818 allo sbarco di Garibaldi in Sicilia. Forti e fieri i personaggi, palpabile la veridicità della storia, coinvolgono l’emozione, il pensiero; l’autrice ha condotto un’appassionata ricerca tra le biblioteche e le cronache giornalistiche dell’epoca, raccontando di tutti i possedimenti dei Florio aggrovigliati alla vita comune fatta di spezie, abiti, barche, palazzi, coraggio, storie d’amore… Piacevoli i proverbi in dialetto siciliano all’inizio di ogni capitolo, gli intercalari dialettali nel racconto e la cultura, il paesaggio siciliano. Un capolavoro. AUGURIO SICILIANO “Cent’anni d’amuri, un minutu di sdigno” Cent’anni d’amore, un minuto di collera

Piano Nobile di Simonetta Agnello Hornby – 2020 Feltrinelli E’ il secondo romanzo della trilogia siciliana iniziato con “Caffè amaro” (vedi la recensione cliccando sul link ) e destinato a compiersi con “Punto pieno”. Come dice l’autrice, “sono storie che hanno occupato la mia immaginazione per anni, in un significativo impasto di riferimenti reali e invenzione”. Il barone Enrico Sorci è nel suo letto di morte e in un veritiero delirio rivede la sua vita trascorsa, rivede i torti fatti alla moglie, con cruda lucidità riconosce pregi e difetti dei figli e di tutte le persone, donne e uomini, che la vita ha posto sul suo cammino. Il libro racconta dal giugno 1942, ogni capitolo esprime il pensiero di uno dei personaggi, dal barone appunto, ai figli Cola, Ludovico, Filippo e Andrea, alle mogli e ai nipoti. Interessante, perché i personaggi raccontano magari dello stesso episodio vissuto, naturalmente con punti di vista diversi. Fino all’agosto 1953. Si narra della vita, dei sentimenti, dell’amore, di gelato scurzunera, gelsomino e cannella, di granita al caffè, della ruota di aneletti al forno, di gelosia e di paura, di sentimenti feriti e di grandi amori. Mi piacerebbe conoscere il Vostro parere, care lettrici, cari…