Sabbia nera di Cristina Cassar Scalia – 2018 Einaudi
Se possibile e se la scrittrice come in questo caso, mi piace, proseguo la lettura con altri libri editi, quindi dopo Le stanze dello scirocco, ho divorato Sabbia nera. Tutt’altro tipo di racconto: il personaggio principale è il vicequestore Giovanna Guarrasi, detta Vanina. Carattere forte, fuori dagli schemi, come è giusto che sia, simpatica, agguerrita, con un passato forte, crudele alle spalle, che ancora non è passato. Catania è cosparsa delle scure ceneri dell’Etna, in una villa abbandonata ai piedi del vulcano, casualmente viene ritrovato il cadavere di una donna mummificato dal tempo. Sarà indaginoso e complicato risalire all’identità della donna, ma con la tenacia che la contraddistingue e con l’aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè, Vanina riuscirà a portare alla luce una storia che tutti pensavano sepolta e che ancora lascerà strascichi dolorosi. Gli agenti del commissariato sono personaggi caratteristici, simpatici che apprezzerete. E poi, la Sicilia, misteriosa, storica, attuale.
“La Muntagna s’era risvegliata quella mattina. Una nube nera densa di cenere incombeva sulla città, avvolgendola. Nei momenti di silenzio, i boati si udivano persino dal mare, a metà tra il rombo di un tuono e il botto di un fuoco d’artificio attutito dalla distanza.”
Nessun commento