La mia famiglia e altri animali di Gerald Durrell – 1956 Adelphi
Il titolo è ironico,
curioso, come il testo, autobiografico, scritto dal grande zoologo nel 1956, il
suo primo libro ed il più famoso. E’ un libro da leggere o da raccontare a
persone di qualsiasi età… e da rileggere nei momenti di malinconia.
L’autore si racconta da giovane, nel periodo in cui trascorre circa 5 anni
all’isola di Corfù con la sua famiglia, una famiglia eterogenea, eccentrica,
divertita e divertente.
Scrive “… doveva essere un resoconto blandamente nostalgico della
storia dell’isola, ma ho commesso il grave errore di infilare la mia famiglia
nel primo capitolo del libro. Non appena si sono trovati sulla pagina non ne
hanno più voluto sapere di levarsi di torno…”.
Leggerete di eccentrici personaggi di amici e contadini del posto, di ironiche,
curiose ed esilaranti vicissitudini familiari, oltre che di una natura
selvaggia, un mare che sembra dipinto e le prime scoperte dello scienziato sul
comportamento degli animali, originali, talora incredibili. Ad ogni pagina il
lettore avvertirà un’autentica atmosfera di libertà, di meravigliato stupore e
una contagiosa felicità che rimane anche oltre la pagina del libro.
E’ un libro da non perdere.
Dello stesso autore: il libro fa parte di una trilogia insieme a L’
isola degli animali e Il giardino degli dei;
consiglio Luoghi sotto spirito.
Note sull’autore: Gerald Durrel è nato in India nel 1925. Alla morte del padre la famiglia si trasferisce dapprima in Inghilterra e poi a Corfù dove Durrell trascorse l’infanzia. Nel 1958 fonda il Jersey Zoological Park che diventerà un centro di raccolta e cura delle specie in estinzione di cui fu direttore fino alla morte avvenuta nel 1995.
Canto di viaggio
Sole, illumina il mio cuore,
vento, soffia via ansia e dolore!
Sulla terra non conosco piacere più puro
che essere in viaggio, lontano.
Della pianura io seguo l’ampio corso,
mi bruci il sole e mi rinfreschi il mare:
per prender parte alla vita della terra
spalanco festoso i sensi miei.
E così ogni nuovo giorno
Nuovi amici e fratelli indicherà,
finché, senza soffrire, ogni forza lodare
io possa, e delle stelle essere ospite e amico.
Hermann Hesse
di Eleonora Masini
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