Tempesta di Camilla Ghiotto – 2023 Salani Il libro inizia con queste parole ”La mia storia inizia quando finisce quella di mio padre”. L’autrice scrive in prima persona alternando a pagine che iniziano dal maggio 1944 con I Partigiani, alla vita odierna. Interessanti, commoventi, a volte lasciavo la lettura incapace di proseguire tale la sofferenza, la paura, avvertita nella lettura, la tenacia, con parole che colpiscono come sassate alle ginocchia. Racconta della vita del padre attraverso quella di figlia. “A lungo ho pensato di sapere cosa fosse la paura, ma la verità è che noi non abbiamo idea di cosa sia, eppure, anche grazie alla loro paura, sappiamo cos’è la libertà” “Non è mai troppo tardi per imparare ad essere figli, né per riannodare la memoria al presente”. Commovente.

La libraia che salvò i libri di Kerri Maher – 2022 Garzanti “…Con un ampio sorriso fece un tiro dalla sigaretta, poi la posò e tese la mano per stringere quella di lui. “ in effetti sono proprio io. Lieta di fare la sua conoscenza, signor…? “Hemingway”, si affrettò a rispondere lui, Ernest Hemingway. Bè era un nome che non aveva mai sentito, ma in ogni caso intuì una storia dietro il suo arrivo.” Conoscete sicuramente la Libreria Shakespeare and Company di Parigi, ecco, il libro racconta la grande passione per i libri e per le persone, per i lettori e per gli scrittori che Sylvia Fitch, appassionata e lungimirante libraia che ha ideato, costruito e mantenuto a tutti i costi la storica ed eccezionale Libreria. Unica al suo tempo, la prima Libreria Americana a Parigi! Che atmosfera: Parigi, i personaggi, le curiose abitudini, gli amori. Che meraviglia la lettura, come essere lì, incontrare, conoscere, stupirsi di James Joice tra mille avventure per la stesura e stampa del suo Ulisse, Ezra Pound, Simone De Beauvoir, Jeane Paul Sartre e tanti tanti altri amici, Luigi Pirandello, G.B. Shaw. Anche la Nota dell’autrice a fine libro stupisce. Lo rileggerei già.

Eravamo il sale del mare di Roxanne Bouchard – 2022 Edizioni e/o Un racconto giallo ambientato in Canada, nel Québec. Un paesino di pescatori, tra maree, pescherecci e chiacchiere e segreti di paese, Catherine Garant è alla ricerca della persona che le ha inviato una lettera… trentatré anni che non si vedevano. Reduce da un rapporto sentimentale naufragato, Catherine insoddisfatta del lavoro di architetto, affronta il viaggio, un po’ a malincuore, un po’ curiosa, convinta di rimanere pochi giorni a Caplan, vita da turista. Ma la vita, si sa, ancora una volta, stupisce. La lettura scorre, a volte ironica, a volte poetica, incontrerai personaggi curiosi “per tutti i merluzzi del diavolo”, incontrerai il mare con i suoi segreti, le reti da pesca, l’amore incontrerai, i dubbi, le incertezze e forse una verità. Che personaggi i pescatori! “…Apro le mani e lascio scivolare sul mare la bobina dei miei ricordi che si srotola un’ultima volta tra le onde.” Lettura piacevole, interessante, curiosa.

Non siamo mai stati qui di Lara Prescott – 2019 DeA Planeta Libri Una storia di letteratura, spie, d’amore e solitudini. Le dattilografe il primo capitolo, pare di vederle, gonna a tubino, tacchi, unghie rosse, di sentirle, il ticchettio, le chiacchiere, le risate. Ambientato dal 1949 al 1960 in Russia. È la storia di un amore proibito, raccontata dalla stessa Olga Ivinskaja, chiusa in una cella, obbligata a una confessione scritta, lei invece, scrive la storia di un grande amore, di un amore proibito forte più forte di una prigione. E la storia di un famoso romanzo Il dottor Zivago e del suo autore: Boris Leonidovic Pasternak. Irina scrive, chiusa in una cella, dovrebbe confessare se davvero Boris Leonidovic Pasternak sta scrivendo un libro sovversivo in grado di gettare cattiva luce sul regime sovietico. Invece Irina scrive la sua storia, una storia d’amore più forte della paura, della prigione, dei campi di prigionia. L’intensa travagliata storia d’amore tra Olga e Boris è al centro del racconto ma sono tante le sfumature che la avvolgono, il contesto storico, la censura, la paura, le incertezze, l’incognita del domani. L’attesa dell’auto nera. Una lettura molto coinvolgente. Ti piacerà.

Rondine, vento, stella di Ling Zhang – 2023 Nord In genere una volta al mese vado alla Biblioteca del Comune di Bovolone, all’ingresso sono esposti i libri “ proposti”  trovo sempre 1, 2, 3 libri che d’improvviso mi prende il desiderio di leggere, sono brave le Bibliotecarie. Ho scelto questo libro perché mi piace leggere di culture diverse dalla nostra, è quasi come fare un viaggio in quel paese, in questo caso la Cina. In copertina: quattro anime divise dalla Storia, ma legate da una promessa che nemmeno la morte potrà spezzare, infatti sono trascorsi settant’anni dal loro patto e finalmente le loro anime si sono ritrovate. Dopo la morte, l’anima non è più vincolata da tempo, spazio, eventi inaspettati. Il mondo dell’anima non ha confini. Racconta del Reverendo Billy, di Ian Ferguson, di Liu Zhaohu e di Ah Yan alla quale, ognuno di loro ha dato un diverso nome: Rondine, Vento, Stella. Racconta anche il pensiero di Millie e di Ghost due cani che hanno incontrato l’amore. Il libro è diviso in capitoli dove ognuno dei personaggi parla in prima persona, inizialmente la cosa mi rendeva dubbiosa, poi invece procedendo nel racconto, leggere gli stessi avvenimenti descritti dai diversi…

Dove non mi hai portata di Maria Grazia Colandrone – 2022 Einaudi Scelgo volutamente di non raccontare la storia, la scoprirete voi, parola dopo parola, pagina dopo pagina, da un’emozione, dallo stupore, dai sentimenti, dalle ingiustizie, dalle incredibili decisioni sofferte che muovono il racconto. Un libro molto intimo ma allo stesso tempo corale e storico. Una lucida, caparbia, intransigente indagine che racconta un pezzo di storia d’Italia attraverso la storia di Lucia. Lo stesso titolo del libro è disarmante. Un libro da leggere. Alla fine, ho pianto.

Una specie di felicità di Francesco Carofiglio – 2017 Piemme La vita di Giulio d’Aprile, psicoterapeuta, è fatta di solitudine, rapporti conflittuali con moglie e figli finché un bel giorno di sole percorre il viale alberato che lo conduce all’Istituto dove incontrerà il Professore, l’uomo che un tempo era stato il suo insegnante e che ora diventerà un suo paziente. Da quel momento avrà inizio un duello fra i due uomini che dovranno fare i conti con una realtà che entrambi tentano di soffocare in un progressivo incalzante doloroso scambio dei ruoli. Giulio entra ed esce da quella stanza, con i propri vissuti, i propri fallimenti ma sarà proprio da questi dialoghi, da questo rapporto che per tutti e due i duellanti avverrà come una luce nel buio, il sole tra gli alberi senza foglie. Il dipanarsi dei conflitti, il ritrovare la vita. Come una specie di felicità.

I quaderni botanici di Madame Lucie di Mélissa Da Costa – 2022 Rizzoli Ho già prenotato in biblioteca il suo libro di esordio, Tutto il blu del cielo. Amande si rifugia in una casa nella campagna francese, una grande, insopportabile sofferenza la trattiene e le impedisce di vivere. Vive in questa vecchia casa al buio, non entra mai il sole, non parla con nessuno, unico ospite, un gatto randagio. Tra randagi ci si comprende. Un giorno, per caso, trova alcuni appunti lasciati dalla vecchia proprietaria di casa, Madame Lucie. Sono appunti molto dettagliati per la cura del giardino, ricette di marmellate, torte. Saranno questi scritti a infondere in Amande la forza di mettere gli stivali di gomma, di spazzare le foglie, fino a infondere in lei il desiderio di seminare, piantare e poi raccogliere. Il desiderio di vita. L’albero di Benjamin. L’Amelanchier, dai bianchi piccoli fiori che riflettono il bagliore argentato del chiaro di luna. Una scrittura delicata, che affronta il dolore, le sensazioni, le emozioni in punta di piedi e fa capire che sono le piccole cose quotidiane a salvarci la vita, a dare speranza: il desiderio e lo stupore di vedere nascere il fiore, la pianta da un…

La settima luna di Piergiorgio Pulixi – 2022 Rizzoli Mi ha incuriosito la copertina. A dire il vero all’inizio la lettura era un po’ incerta, non sapevo se proseguire o fermarmi, ma faccio fatica ad interrompere la lettura di un libro, devo dare un’ulteriore possibilità alle parole, alla storia, alla scrittrice o scrittore e dunque, “vado avanti”, e non lo rimpiango, anzi! Coinvolgenti i personaggi, in primis il vicequestore Vito Strega, da scoprire, con le Ispettrici Rais e Croce; stanno festeggiando la nascita della nuova unità investigativa sui crimini seriali, nel Supramonte, quando una telefonata li riporta ad una terribile realtà. Costretti a lasciare la Sardegna partono per il Parco del Ticino dove li attende una scena del crimine molto simile, se non uguale, a quella di un altro delitto avvenuto anni prima in Sardegna, un caso che aleggia nelle loro vite come un’ossessione. L’autore si addentra nei meandri oscuri della mente umana, nella personalità del killer ma anche dei poliziotti. Nero, nero. “ …fece lo stesso col pugnale, dopo essersi specchiato un istante nella lama, con gli occhi umidi di lacrime. Poi avvolse la ragazza in una tela cerata scura, se la caricò in spalla e sotto il diluvio…

L’amurusanza di Tea Ranno – 2019 Mondadori Ti è mai capitato di leggere un libro e arrivata all’ultima pagina riprenderesti subito dalla prima? Ecco, a me è successo ieri, quando ho letto l’ultima riga. Un regalo dei miei figli, che dopo il viaggio in Sicilia, come avete potuto capire dalle recensioni pubblicate, sono rimasta con “un pititto pazzo” dei racconti, delle parole, dei modi di dire siciliani. Lettura piacevole, scorrevole, ironica, ho riso, riso tanto! Le parole fanno stare bene. Lo vorrei anch’io un canuzzo che toglie la “solità” e porta “all’amurusanza.” Non ti racconto altro, cara lettrice, caro lettore, non voglio togliere la sorpresa. Leggilo. “Era bello quando tornavo a casa e tu mi ridevi” confessa. “E l’amurusanza ti compariva negli occhi e io dovevo calare i miei perché non ero degno di te, della dolcezza che ti usciva dalla bocca quando mi parlavi e mi ridevi e facevi sembrare bella pure una giornata di merda. Era bello e non lo sapevo. Cosa normale mi pareva, cosa senza importanza. E ora che ne sentii la mancanza, lo capii quello che persi, e perciò ti voglio gioia mia, a te sola voglio.”